Design Ambientale & Architettura Organica
Il progetto si estende poi alla pianificazione di tutta l’area d’accesso al parco dando vita a un luogo regolato da forte coerenza architettonica. Le linee sinuose, che si rifanno all’andamento collinare del parco, e il modulo della colonna a T sono i segni che contraddistinguono maggiormente l’idea dell’architetto americano. La colonna si ripete a intervalli irregolari lungo le recinzioni e a sostegno del padiglione, così da creare un forte senso ritmico e incorniciare le vedute sia dell’architettura interna che del paesaggio esterno.
Un altro straordinario segno architettonico è rappresentato dalla “Casa della Pace” di Massimiliano Fuksas. Realizzato anche questo dal celebre architetto con la collaborazione di Rossini e del suo staff ,venne esposta per la prima volta alla Biennale di Venezia del 2000 rappresentando, in scala ridotta, l’edificio Peres Peace House, successivamente realizzato a Tel Aviv.
Perseguendo la volontà di integrare arte, ambiente e architettura in unico concetto, la famiglia Rossini si è affidata allo studio SITE e dell’ architetto newyorkese James Winesper la progettazione del padiglione di entrata al parco.
Wines, maestro del design ambientale e dell’architettura organica, ha ideato un luogo che dialoga direttamente con il territorio e che ne diventa parte integrante. Il tetto del padiglione è verde, pensato per essere conquistato dalla vegetazione autoctona; i materiali sono di provenienza locale e le vetrate a tutta altezza sul parco fanno di questa architettura un vero e proprio cannocchiale sulle colline e montagne circostanti.